martedì 23 settembre 2008

Testo integrale dell'intervento di Sabina Guzzanti in difesa della laicità a Piazza Navona.

Riporto il testo integrale riguardante il tema della laicità dell'intervento di Sabina Guzzanti alla manifestazione "No Cav Day" in Piazza Navona a Roma, l'8 luglio 2008

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Sappiamo che questo governo (si riferisce al Governo Prodi) è caduto molto anche grazie a Ratzingher con quella porcheria dell’apertura negata all’Università della Sapienza.
E sappiamo che la menzogna della censura a Ratzingher è stata sostenuta da tutti i media e da tutti i politici salvo le solite irrilevanti eccezioni. I poveri professori sono stati massacrati finanche Cacciari ha dichiarato: “sono dei cretini che non dovrebbero parlare per i prossimi vent’anni”. Questo significa avere il controllo dei media, significa inventare una polemica che non sta ne in cielo ne in terra perché non c’è un motivo al mondo per cui Ratzingher debba inaugurare l’anno accademico delle nostre Università!.

E’ vero, a onor del vero, grazie alla legge Moratti, fra vent’anni il 30% degli insegnanti saranno stati scelti dal Vaticano, grazie alla Legge Moratti, ma devono ancora passare vent’anni, e fra vent’anni Ratzingher sarà morto e starà dove deve stare, all’inferno tormentato da dei diavoloni, frocioni, attivissimi e non passivissimi!.
Non come i gay del GayPride che hanno accettato di fare spostare il Gay Pride da Roma a Bologna senza dire niente perché a Piazza San Giovanni c’era un coro di preti… e sti cazzi, si direbbe, in una Repubblica Democratica, o no?. E non l’hanno fatto nemmeno al centro di Bologna perché Cofferati non voleva, e sul palco c’erano tante bandierine e fra queste bandierine c’era la figurina di un ragazzo con la svastica sulla cintura e la scritta diceva: “mi chiamo Italo, odio i froci ma amo il mio camerata”, perché il gay pride e l’arci non volevano prendere posizioni 'antifasciste'.
Dice: “ma la Guzzanti è gay”, “No non sono gay, non sono nemmeno rom ma mi viene da piangere leggendo i giornali, mi viene da urlare, pensando all’episodio successo al Prenestino, in cui c’erano dei neonazisti, presentati dal telegiornale come: “i ragazzi del Prenestino", con la testa rasata e le svastiche, io non li ho mai visti al Prenestino, non mi sembra un look del Prenestino.
Hanno braccato le transessuali, che disperate, picchiate, cercavano di scappare, si ferivano tra i rovi e urlavano: “non siamo animali! Non siamo animali!”, mentre i poliziotti stavano a guardare, alcuni fumavano, la cittadinanza applaudiva e lo speaker del telegiornale diceva: “questa è la dimostrazione dell’esasperazione dei residenti”. Questo significa controllare i media!.
Da dopo le elezioni ci sono state una quantità spaventosa di pestaggi di matrice politica: una ragazza gay è stata violentata e picchiata perché volevano dargli una lezione; ci sono una quantità di storie che non si vengono a sapere di ragazzi gay pestati e mandati all’ospedale e questo grazie alla politica razzista perpetrata dal Vaticano, che sta introducendo valori aberranti nella nostra magnifica Repubblica, fondata sulla Resistenza! Laica!
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1 commento:

Anonimo ha detto...

prova